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Altobello, Campo dei sassi – Consegnate dall’Ater le prime “case intelligenti”

Speranzon: “Abbiamo dato ascolto alle necessità delle persone più fragili”
Una ristrutturazione da 7,4 milioni, con scelte condivise dagli abitanti
Il ritorno della statua di Papa Giovanni
Badanti, domotica e sala di controllo per gli inquilini con difficoltà
La “Festa dei vicini”

 

Venezia, 31 maggio 2019  –  Assegnati e inaugurati questa mattina i nuovi appartamenti Ater “Campo dei Sassi” ad Altobello a Mestre. Una festa per i residenti del quartiere, accorsi numerosi al taglio del nastro davanti al complesso a forma di ferro di cavallo, dove si trovano le 37 case “intelligenti” di proprietà dell’Azienda territoriale di edilizia residenziale veneziana: alloggi restaurati, di varie dimensioni, dotati di un’alta tecnologia assistenziale. I lavori di ristrutturazione in via Fornace sono terminati a febbraio scorso ed ora l’edificio ospiterà il progetto innovativo di assistenza familiare.
A tagliare il nastro il presidente e il vicepresidente dell’Ater di Venezia, Raffaele Speranzon e Fabio Nordio, l’assessore regionale ai Servizi Sociali Manuela Lanzarin e la vicesindaco e assessore alla Casa del Comune di Venezia, Luciana Colle.
Tutte le abitazioni sono destinate all’Erp (Edilizia residenziale pubblica), e più precisamente a soggetti fragili, per età e condizioni socio-economiche: 26 abitazioni sono dedicate ad utenti anziani, 6 a soggetti con disabilità, mentre un appartamento è riservato alle “badanti di condominio”, operatrici scelte dai Servizi Sociali del Comune di Venezia che si turneranno nell’assistenza ai residenti, giorno e notte.
Oltre a questi 33 nuovi alloggi, vi sono altri 4 appartamenti restaurati che andranno a famiglie della stessa fascia.
Per ora sono state consegnate le chiavi alle prime 13 famiglie aventi diritto, sulla base della graduatoria fornita dal Comune di Venezia grazie ai bandi di assegnazione e assistenza.


L’assessore comunale Luciana Colle, l’assessore regionale Manuela Lanzarin,
il presidente dell’Ater Raffaele Speranzon e il vicepresidente Fabio Nordio tagliano il nastro


Speranzon: “Abbiamo dato ascolto alle necessità delle persone più fragili”

“Questa ristrutturazione – ha spiegato il presidente dell’Ater Raffaele Speranzon – ha reso oggi possibile la consegna degli alloggi di Campo dei Sassi alle persone più fragili della nostra società. Il piacere e il senso di essere qui oggi, deriva dall’aver dato ascolto proprio alle loro necessità, all’essere riusciti a realizzare un edificio che dà risposte a questi bisogni sia in termini abitativi che assistenziali, di cura della persona. Consentire all’anziano autonomia e allo stesso tempo un tempestivo accudimento era ed è l’obiettivo del progetto, che vanta una progettazione avanzata e soluzioni impiantistiche che vanno dalla domotica all’uso di sistemi alternativi di generazione di energia”.
Si tratta del primo edificio dell’Ater con appartamenti strutturati e ammodernati per andare incontro alle esigenze di chi ha problemi di mobilità, così da permetterne l’assistenza in loco.


La consegna delle chiavi agli assegnatari


Una ristrutturazione da 7,4 milioni, con scelte condivise dagli abitanti

La ristrutturazione all’edificio “Campo dei Sassi”, alle parti interne ed esterne del complesso, è stata finanziata con 7,4 milioni di euro, di cui 5 da fondi ministeriali e 2,4 da fondi dell’Ater di Venezia.
E’ del 1932 lo stabile con pianta a forma di U originariamente denominato “Corte dei sassi”. Il complesso di appartamenti restaurati ha una vasta corte interna, con giardino, nuovi ascensori e impianto fotovoltaico. Al suo interno si trovano anche un paio di abitazioni di proprietà privata.
“La scelta è stata di non continuare con le demolizioni, e le ricostruzioni, figlie di una concezione urbanistica degli anni Ottanta – ha aggiunto il presidente dell’Ater – ma di conservare, ristrutturare, riutilizzare al meglio. Così Campo dei Sassi viene restituito agli inquilini, al quartiere e alla città come parte della più generale riqualificazione dell’intera Mestre.
Un posto centrale ce l’ha il cosiddetto “contratto di quartiere”, cioè un modello di scelte partecipate e condivise dalla collettività. In fondo – e torniamo al senso di essere qui – è quanto si ripromette di fare la “Festa dei vicini” in 1400 città di 36 Paesi: conoscersi, esprimersi, ascoltarsi e costruire buoni rapporti di vicinato”.


Un momento della cerimonia di inaugurazione

Il ritorno della statua di Papa Giovanni

All’inizio della cerimonia è stata ricollocata, nella corte del complesso, una statua raffigurante Papa Giovanni XXIII che era stata rimossa prima dell’inizio dei lavori, di grande valore simbolico per i residenti che vivono nel quartiere.
La statua in legno della Val Gardena risale ai primi anni Settanta ed è stata restaurata dal comitato inquilini di Altobello per poi essere ospitata all’interno della chiesa della Madonna Pellegrina, dove è rimasta fino ad oggi. Ad aprire la cerimonia di inaugurazione degli alloggi, questa mattina, la processione dei residenti che hanno portato la raffigurazione di Papa Roncalli dalla vicina chiesa al suo luogo originario, “Campo dei Sassi”.


La statua di Papa Giovanni XXIII di nuovo a Campo dei sassi


Badanti, domotica e sala di controllo per gli inquilini con difficoltà

Durante l’inaugurazione, autorità e residenti hanno potuto visitare l’appartamento dedicato alle badanti di condominio: è munito di due camere da letto, due bagni e cucina, oltre alla “control room”, una sala di controllo che permette di monitorare i sistemi di allarme e velocizzare gli interventi. Il tutto è gestito da un software che permette la visione, su vari schermi, delle immagini di videosorveglianza esterna, ma anche dello stato dei numerosi dispositivi interni agli alloggi: quelli di domotica e quelli di riscaldamento e raffrescamento a terra, quelli anti-allagamento e anti-intruso, oltre ai rilevatori di gas e fumo. Ogni bagno e camera da letto sono infatti dotati di allarmi che, se azionati dai residenti, suoneranno nella “control room”.
Per le badanti sarà possibile rispondere alle richieste degli inquilini anche attraverso citofoni collegati tra loro, presenti in tutti gli appartamenti.
Grazie a questi strumenti si potrà intervenire tempestivamente in caso di necessità: alle operatrici basterà affacciarsi sul pianerottolo, scendere le scale e raggiungere i residenti in difficoltà nei propri appartamenti.
E’ stato inoltre realizzato un impianto d’illuminazione di emergenza e sicurezza: il concetto di “casa intelligente” consente da una parte il servizio di assistenza medico sanitaria ai residenti che necessitano di cure, e dall’altra una maggiore sorveglianza contro i furti.
“Come già avevamo annunciato, questo complesso, completamente rinnovato, può candidarsi ad essere una struttura di assistenza domiciliare per Venezia – aggiunge Raffaele Speranzon – è significativa la dotazione dei dispositivi domotici in ogni casa, finalizzati a facilitare la gestione del quotidiano da parte dell’utenza. Grazie alla tecnologia e alla complementare rete di assistenza garantita dai Servizi Sociali del Comune di Venezia, sarà possibile allontanare, e se possibile evitare, il ricovero in case di cura o altre strutture ospedaliere o paraospedaliere. Inoltre, questa “contaminazione” anagrafica tra la esperienza degli anziani e l’intero quartiere contribuirà a mantenere la zona più viva e solidale, e anche per questo si è scelto di far coincidere la consegna degli alloggi di Campo dei Sassi con la Festa dei Vicini, per avere una società più inclusiva, più collaborativa e di conseguenza più vicina a chi ne ha più bisogno”.


La sala controllo nell’appartamento delle badanti di condominio


La “Festa dei vicini”

Dopo la consegna delle chiavi alle prime 13 famiglie, la festa è continuata in via dello Squero, davanti al complesso “Nave 2”, per l’annuale Festa dei Vicini promossa dall’Ater su Iniziativa di Federcasa. Si tratta di un evento ormai consolidato, giunto alla 3^ edizione, per favorire i rapporti di buon vicinato.


Un momento della “Festa dei vicini”

 

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